Allarme social network, niente più account ai minorenni: fioccano multe in tutto il Paese | Meglio disinstallare tutto
Questo è il vero allarme social network: d’ora in poi occorrerà avere tutto sotto controllo per evitare multe salatissime.
La nuova legge parla chiaro e il divieto non ammette alcuna eccezione: è già cambiato tutto.
Non si potrà continuare a chiudere un occhio e non servirà solo attivare il “parental control”.
L’allarme social network non è più solo legato alla privacy, ora c’è in gioco ben altro. Scopri che cosa sta accadendo.
Bisogna gettare via il cellulare se non si vuole mettere mano al portafogli e pagare fior fior di quattrini: sono già previste sanzioni di milioni di dollari.
Allarme social network, il nuovo divieto sull’utilizzo degli smartphone
Ormai quando si parla di smartphone e di tecnologia si parla anche sempre di sicurezza, in genere riferendosi ai problemi relativi alla privacy e, in altre circostanze, anche alla pericolosa funzione che questi possono rivestire in azioni illeciti. Non di rado infatti, diventano veicolo di truffe, per la loro capacità di mettere in comunicazione gli utenti senza mostrane l’identità. Non si tratta però solo di questo: questa volta si parla di vero e proprio allarme social network.
A quanto pare, a finire sotto la lente di ingrandimento sono stati i canali social, al punto tale che ne è stato espressamente vietato l’utilizzo. Tali piattaforme saranno bandite a un tipo specifico di pubblico. Scopriamo più nel dettaglio che cosa è accaduto nei giorni scorsi.
La grande novità che segna un punto di svolta nell’uso dei canali social
Nei giorni scorsi ha fatto molto clamore la notizia di un particolare divieto, si è trattato di una novità assoluta e per questa ragione la news si è diffusa a macchia d’olio. In un intero continente è stato deciso di vietare l’utilizzo dei canali social al pubblico più giovane. Non solo ai minorenni ma addirittura ai minori di 16 anni.
A introdurre questo divieto è stata l’Australia, che ha approvato il decreto legge con ben 34 voti favorevoli e 19 contrari. Le aziende che non si adegueranno entro un anno, facendo in modo di bloccare l’iscrizione degli utenti con meno di 16 anni ai canali social, saranno tenute a sborsare ben 33 milioni di dollari. Si tratta di una svolta epocale, che potrebbe significare un cambiamento radicale nel futuro dei canali social. L’Australia potrebbe fare da apripista. A tale nuovo divieto infatti, si potrebbero ispirare anche gli altri Paesi del mondo e dunque potrebbe essere il primo passo verso una più rigida regolamentazione dall’utilizzo dei social network.