Multa stradale, se hai ricevuto la raccomandata non disperare: in questo modo (legale) risparmi una fortuna
Come funziona la rateizzazione della multa stradale per violazioni del Codice della Strada, le condizioni per richiederlo e le differenze
Le multe per violazioni del Codice della Strada possono diventare un serio problema per molti contribuenti, soprattutto quando gli importi sono elevati e si accumulano nel tempo. Quando una multa non viene pagata entro i termini, infatti, può trasformarsi in una cartella esattoriale, con tutte le conseguenze che ne derivano, come il fermo amministrativo del veicolo o il pignoramento dei beni.
Tuttavia, prima che una multa diventi cartella esattoriale, esiste la possibilità di richiedere il pagamento rateale, una soluzione utile per chi non è in grado di saldare l’importo in un’unica soluzione. In questo articolo, esploreremo come funziona la rateizzazione delle multe, le condizioni per accedervi e le differenze tra la rateizzazione prima e dopo l’emissione della cartella esattoriale.
Multa stradale a rate: come funziona e quando è possibile
Il Codice della Strada prevede la possibilità di rateizzare il pagamento delle multe, ma ci sono alcune condizioni specifiche da rispettare. Prima di tutto, la multa deve essere di importo superiore a 200 euro; sanzioni inferiori a questa cifra non sono rateizzabili. La richiesta di rateizzazione deve essere fatta entro 30 giorni dalla notifica del verbale. Inoltre solo i contribuenti che si trovano in difficoltà economiche documentabili possono beneficiarne. Per esempio, il reddito imponibile dell’individuo non deve superare i 10.628,16 euro annui, o i 11.661,07 euro per un nucleo familiare, con un incremento per ogni familiare convivente.
Se i requisiti vengono soddisfatti, il contribuente può chiedere di suddividere il pagamento in rate mensili. Le rateizzazioni sono limitate: fino a 12 mesi per multe fino a 2.000 euro, 24 mesi per multe fino a 5.000 euro, e 60 mesi per importi superiori. Tuttavia, le rate mensili non possono essere inferiori a 100 euro, e il pagamento della prima rata è obbligatorio per attivare il piano. In caso di mancato pagamento di due rate consecutive, la rateizzazione viene revocata, e l’intero debito diventa esigibile immediatamente.
Differenze tra la rateizzazione prima e dopo la cartella esattoriale
Molti contribuenti non sono consapevoli che è possibile richiedere una rateizzazione. E non sanno che è possibile farlo anche dopo che la multa è diventata cartella esattoriale. Ossia quando il debito è passato in carico all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. In questo caso, le condizioni sono più favorevoli rispetto alla rateizzazione delle multe. Ad esempio, la rata minima può essere ridotta a 50 euro, e il piano di rateizzazione può estendersi fino a 72 mesi. Oppure, si può estendere fino a 120 mesi per chi dimostra gravi difficoltà economiche.
La decadenza del piano di rateizzazione avviene solo se vengono saltate più di 8 rate (anche non consecutive), quindi c’è una maggiore flessibilità. Tuttavia, è sempre meglio agire prima che una multa diventi cartella esattoriale, per evitare le pesanti conseguenze di un debito esecutivo.