Voli, prezzi alle stelle: se entri qui il tuo portafoglio si svuota in un attimo | Stanne alla larga
I prezzi nei voli sono alti, per beni di prima necessità come acqua e cibo, perché gli aeroporti applicano tariffe così elevate
Durante i voli, negli aeroporti sono noti per essere luoghi dove i prezzi sono più alti rispetto ai normali negozi. Dopo aver superato i controlli di sicurezza, ci si trova di fronte a un mondo dove ogni cosa sembra costare il doppio (se non il triplo) rispetto a quanto pagheremmo fuori dall’aeroporto. Sia che tu stia cercando un drink, uno snack o semplicemente una bottiglietta d’acqua, i prezzi sembrano esorbitanti.
Un’analisi del Corriere della Sera ha evidenziato come questa tendenza non sia solo una caratteristica degli aeroporti italiani, ma un fenomeno che riguarda scali internazionali come quelli di Istanbul, Berlino, Londra e Francoforte. Ma perché i costi sono così alti, e c’è una soluzione possibile per contenere questi rincari?
Voli: le ragioni dei prezzi elevati negli aeroporti
La causa principale degli alti prezzi nei negozi degli aeroporti risiede nei costi operativi aggiuntivi che le strutture devono affrontare. Gestire uno spazio all’interno di un aeroporto comporta diverse difficoltà, tra cui l’obbligo di sicurezza, l’alto costo degli affitti e la necessità di formare il personale in modo adeguato. Inoltre, i fornitori devono trasportare i beni attraverso aree più complesse, aumentando i costi logistici.
A queste difficoltà si aggiunge l’inflazione, che ha colpito chi utilizza i voli aerei, alzando il prezzo dei prodotti. Per esempio, una bottiglia d’acqua da mezzo litro può costare fino a 10 euro in alcuni aeroporti, come quello di Istanbul, dove i prezzi sono tra i più alti. A Berlino, Francoforte e Londra, il costo di una bottiglietta d’acqua oscilla tra i 4 e i 6 euro, mentre in Italia si trovano prezzi che vanno dai 2 ai 3 euro. Anche i panini, che sono spesso venduti a prezzi elevati, hanno costi che possono arrivare a 10 euro in Italia e 16,50 euro a Istanbul.
Le soluzioni proposte e le difficoltà nel contenere i rincari
Nonostante il malcontento dei passeggeri, le soluzioni per abbattere i costi negli aeroporti sembrano essere poche e poco efficaci. In alcuni aeroporti si sono tentati interventi di “moral suasion”, invitando i negozi a limitare i prezzi, ma senza ottenere grandi risultati. L’Airports Council International-Europe aveva proposto anche l’idea di fissare un tetto massimo di 1 euro per una bottiglietta d’acqua, ma senza successo.
Negli Stati Uniti, tuttavia, dopo una denuncia su Twitter riguardo al prezzo eccessivo di una birra, l’Autorità portuale di New York ha introdotto una norma che stabilisce un limite di prezzo del 10% oltre il costo medio esterno per evitare abusi. Nonostante queste iniziative, la realtà è che i prezzi restano elevati, lasciando ai viaggiatori l’unica opzione di adattarsi o cercare soluzioni alternative, come portare con sé una borraccia vuota e riempirla una volta oltrepassato il controllo di sicurezza.